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«…avere la prova che non sono stata solo per te, come chiedevi, pura idea, puro spirito, ma che mi hai anche sentita, qualche volta almeno, come spina acuta, nel cuore, e nella carne. Saper che hai tremato al dubbio di perdermi, di non ritrovarmi…» (Sibilla Aleramo)   “la donna di West Bowlby”, [dystopian visions] photo-artwork...
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«Un edificio grigio e pesante di soli trentaquattro piani. Sopra l’entrata principale le parole: “Centro di incubazione e di condizionamento di Londra Centrale” e in uno stemma il motto dello Stato Mondiale: “Comunità, Identità, Stabilità”. L’enorme stanza al pianterreno era volta verso il nord. Fredda, nonostante l’estate che sfolgorava al di là dei vetri, nonostante...
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«Non so se sono stata donna, non so se sono stata spirito. Son stata amore. Il poco che una donna riesce a realizzare nel campo della poesia è il risultato di una tensione infinitamente più tremenda della tensione virile. La società non mi perdona proprio questo, non mi perdona che io vada sola ed indifesa,...
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«I guerrieri non ascendono vittoria o sconfitta Quello che fanno è aspettare la prossima battaglia.» (—) «Conoscere l’altro e se stessi – cento battaglie, senza rischi; non conoscere l’altro, e conoscere se stessi – a volte, vittoria; a volte, sconfitta; non conoscere l’altro, né se stessi – ogni battaglia è un rischio certo.» (Sun Tzu,...
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«Io sono come la sfera di cristallo in cui la gente trova la sua unità mistica. A causa della mia ossessione per l’essenziale, della mia noncuranza per i dettagli, le banalità, le interferenze, le contingenze, le apparenze, le facciate, i travestimenti, guardare dentro di me è come guardare nella sfera di cristallo. Gli altri vedono...
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«Per me il presente è l’eternità e l’eternità è sempre in movimento, scorre, si dissolve. Questo attimo è vita. E quando passa, muore. Ma non si può ricominciare a ogni nuovo attimo, ci si deve basare su quelli già morti. È un po’ come le sabbie mobili… senza scampo fin dall’inizio. Un racconto, un quadro...
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«La mezzaluna sorride beffarda, gli alberi nudi gridano infuocati lunghe le ombre sui muri vanno verso un serpente che sibila parole incomprensibili. Bambini incatenati, sorridono mentre occhi senza volto, guardano il vuoto. Una falce dietro la schiena. Cicatrici di guerra, ho cucito sul petto. Denti aguzzi di lupo, fanno la guardia alle porte del senno.,...
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«Era già tutto alle spalle. Il dolore aveva forgiato il suo esistere, ed ora si sentiva come un contenitore d’acciaio che una volta chiuso a chiave non inviava più segnali e scorie all’esterno.» (Maria Antonietta Marras, “La mosca”, 2012, stralcio) «Forse non ho capito niente.Perchè a dimenticare ci vuole tempo, mi dicevo. Cancellare si può....
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«Posso udire lo strappo, rabbia e amore, passione e pietà. E quando il distacco si è improvvisamente compiuto – o quando non ne colgo più il suono – allora il silenzio è ancora più terribile perché c’é solo follia intorno a me, la follia delle cose strappate, che si strappano dal di dentro, radici che...
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E io pensavo alla cameriera dell’albergo che mi dava consigli per una felce: «Non la innaffi, metta un piatto pieno d’acqua sotto il vaso, così quando vuol bere, beve, e quando non vuole non beve». E pensavamo a quella cosa incredibile che avevamo letto, che un pesce solo nella vaschetta diventa triste e allora basta...
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