E io pensavo alla cameriera dell’albergo che mi dava consigli per una felce: «Non la innaffi, metta un piatto pieno d’acqua sotto il vaso, così quando vuol bere, beve, e quando non vuole non beve». E pensavamo a quella cosa incredibile che avevamo letto, che un pesce solo nella vaschetta diventa triste e allora basta mettergli uno specchio e il pesce ridiventa contento».
(Julio Cortázar, “Il gioco del mondo – Rayuela”, 1963)
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