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«Ho disegnato una porta e mi sono seduta dietro di lei pronta ad aprirla non appena arrivi».   (Dunya Mikhail)     “Nadezhda”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013 © All Rights Reserved  
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«E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo». (P. Neruda)   “Ladha”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013 © All Rights Reserved    
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«Strano pianeta e strana la gente che lo abita. Sottostanno al tempo, ma non vogliono accettarlo. Hanno modi per esprimere la loro protesta. Fanno quadretti, ad esempio questo.»   (Wisława Szymborska, “Gente sul ponte”, 1998)     “wishful thinking”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013 © All Rights Reserved    
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«Doveva essere migliore degli altri il nostro XX secolo. Non farà più in tempo a dimostrarlo, ha gli anni contati, il passo malfermo, il fiato corto.»   (Wisława Szymborska, “Scorcio di secolo”, estratto, 1998)   «Siamo figli dell’epoca, l’epoca è politica. Tutte le tue, nostre, vostre faccende diurne, notturne sono faccende politiche.»   (Wisława Szymborska,...
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«senza morire dopo molte notti di viaggio in un tramonto d`autunno.» […] «Viaggiando, malato la strada dei sogni miei su una palude prosciugata.»   Matsuo Basho (1644-94), poeta giapponese   “Haiga”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013 © All Rights Reserved    
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« La luce è la mano sinistra delle tenebre, E le tenebre la mano destra della luce, Due sono uno, vita e morte, e giacciono, Insieme come amanti in Kemmer, Come mani giunte, Come la meta e la via. » (…) “We like to think we live in daylight, but half the world is always...
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Don Giovanni: Là ci darem la mano, | Là mi dirai di sì. | Vedi, non è lontano; | Partiam, ben mio, da qui. Zerlina: (Vorrei e non vorrei, | Mi trema un poco il cor. | Felice, è ver, sarei, | Ma può burlarmi ancor.) (Wolfgang Amadeus Mozart, “Don Giovanni”, Atto I, scena IX)...
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«Delle volte immaginava la vita degli altri come dettata dalle regole ferree di una cabina d’ascensore. Quando questa raggiungeva la portabilità massima, qualcuno doveva scendere, a qualcuno toccava scendere e fare le scale. Si sentiva di essere quel qualcuno. Il suo peso, nella vita degli altri, aveva sempre un valore sacrificabile.» (Daniele Deriu, “Incipit inutili”,...
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Le Upanisad narrano dell’alba della coscienza umana. L’uomo prende coscienza di se stesso e tramite questo atto diventa cosciente della sua solitudine e del modo di superarla. Il suo non è semplicemente il desiderio dell’altro, nemmeno di un altro simile a sé o a una parte di sé, ma un dinamismo verso la pienezza del...
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«Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza...
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