Posts by AuthorDaniele Deriu

«I tulipani sono troppo eccitabili, è inverno qui. Guarda com’è tutto bianco, tutto quieto e innevato. Sto imparando la pace, sdraiata qui da sola mentre la luce si posa quieta su questi muri bianchi, su questo letto, su queste mani». (Sylvia Plath, “Tulips”, 1962, estratto)   “Elle Imagine”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013 ©...
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«Sai quanto pallida lasciva e fremente viene la morte a una strana ora inattesa, imprevista come uno spaventoso ospite più che amichevole che ti sei portato a letto La morte rende angeli tutti noi e ci dà ali dove avevamo spalle lisce come artigli di corvo Basta denaro, basta agghindarsi Questo regno sembra di gran...
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Quello che mi è sempre piaciuto di lei era il suo silenzio: non era un silenzio qualsiasi, era un silenzio pieno di contrasti e di piccoli silenzi concentrici come onde in uno stagno. Lei non cercava di capirmi, sapeva che era stupido pretenderlo. Tra noi due non c’era bisogno di capire: io avevo il mio...
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«Nati dal mio silenzio, posati santamente, lentamente, i tuoi passi procedono al mio letto di veglia muti e gelidi. (…) io vissi dell’attesa di te, il mio lento cuore non era che i tuoi passi.» (Paul Valéry)   “sans moralité”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013 © All Rights Reserved    
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Torna sovente e prendimi, torna e prendimi amata sensazione – quando il ricordo del corpo si ridesta e trascorre nel sangue il desiderio antico; quando labbra e pelle rammentano, e alle mani pare di nuovo di toccare. Torna sovente e prendimi, la notte, quando labbra e pelle rammentano…   (Kostantino Kavafis)     “Miris”, [dystopian...
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«Le stelle e le Galassie morirono e si spensero, e lo spazio, dopo dieci trilioni d’anni di decadimento, divenne nero. Un individuo alla volta, l’Uomo si fuse con AC, e ciascun corpo fisico perdeva la sua idoneità mentale in un modo che, a conti fatti, non si traduceva in una perdita ma in un guadagno....
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«Immerso nella notte. Così come talvolta si china la testa per meditare, essere così immersi completamente nella notte. Tutt’intorno gli uomini dormono. Una piccola commedia, un’incolpevole illusione che dormano nelle case, in solidi letti, sotto un solido tetto, stesi o rannicchiati su materassi, fra le lenzuola, sotto le coperte, in realtà si sono trovati come...
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In genere non amo pubblicare due versioni dello stesso scatto… ma spesso è interessante persino per me valutare in che modo due stati d’animo differenti portino a due risultati così distinti. Questa seconda versione di “J’ai en moi” è decisamente più “riconoscibile” (stilisticamente) rispetto alla precedente, persino più “dolce”. Ma non esiste una “bad version”…...
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«Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell’intelletto, se la maggior parte di cio che è glorioso, se tutto cio che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell’intelletto in generale.» (Edgar Allan...
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«Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso volere essere niente. A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo.» (F. Pessoa, “Tabacaria”, in Poesie di Álvaro de Campos)   Nota: di questo scatto esiste una seconda versione. Per chi è curioso.   “J’ai en moi”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013...
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