«Esiste per tutti un momento di “definizione”. Ognuno ha il suo. Il mio non è stato quando il medico ha confermato la diagnosi… e non è stato nemmeno la prima volta che mi sono guardata allo specchio dopo la mastectomia e nemmeno mentre il mio Essere cercava disperatamente di aggrapparsi a ogni brandello di coraggio, dopo un ciclo di chemio. Il mio momento di definizione è arrivato quando ho ripreso a danzare. Mentre mi muovevo avevo la chiara percezione che non ci fosse niente che non andasse in me… ero debole e indossavo una parrucca, ma l’armonia con il tutto aveva ripreso il suo percorso ed io avevo superato l’ostacolo. Il mio momento di definizione è stato quando la mia anima si è librata danzando oltre l’ombra oscura.»
(Francine, mastectomia)
“butterfly”, 2012-16 © Daniele Deriu – “Scars of life”, series.
“Scars of life“: Ho sempre mostrato i “segni di una lotta” nei miei lavori… alcune volte appena percepiti, altre volte assai più evidenti. Le cicatrici servono a ricordarci che siamo dei sopravvissuti. Sono le memorie delle nostre battaglie, le ustioni dei nostri personali inferni. Alcune delle sopravvissute hanno accettato di mostrarle, di lasciare una testimonianza. “Ecco guardate”, dicono, dall’inferno si può tornare. Lottare non è vano.
Daniele Deriu
Qui le altre della serie: “SCARS OF LIFE”
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