orizzonte di senso

orizzonte di senso

«Avevo dodici anni quando mossi i primi passi dentro il corridoio verdognolo di un reparto psichiatrico. In visita. Immagino sia meglio sottolinearlo. Insomma. Mi si parò davanti un tizio alto e robusto, ma dall’aria innocua. Disse “io sono pietra” e poi parve concentrarsi sulla faccenda. Gli occhi chiusi, le vene del collo tese, evidenti.
“Pietra”, dissi affascinato.
Lui si rianimò. “Sì, pietra”.
Non resistetti (maledetti dodicenni). “Le pietre non parlano”.
Mi sorprese con l’espressione tipica di chi sa il fatto suo. “Non diventi pietra dall’oggi al domani”, borbottò scrollando le spalle per nulla offeso, “occorre perseverare”.

Da allora la follia mi è sempre stata simpatica.»

 

[Daniele Deriu, “Quaderno blu”, estratto, 1999]

 

“Orizzonte di senso”, photo e artwork di Daniele Deriu, 2012 © All Rights Reserved

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