25.11.2015

25.11.2015

«Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Abbiamo dovuto farne una per tenere presente il problema, tanto per cambiare… e non pensiate che anch’io spesso non mi chieda ottusamente il senso di una giornata “pro” o “contro” qualcosa. Abbiamo davvero la necessità di avere una ricorrenza sulla libertà, sui diritti dell’uomo, sull’AIDS, contro il terrorismo o la schiavitù minorile? Possibile che le follie di questo mondo siano così tante che ci occorrono dei post-it attaccati ovunque sul calendario per non perdere di vista la nostra umanità?

Comunque.

Il femminicidio è un crimine spesso tollerato (e non sto parlando di qualche lontano paese arabo) e lo Stato o gli Stati si sono dimostrati incapaci di prevenire e proteggere la vita delle donne… considerate come un oggetto da possedere senza soluzione di continuità da uomini provenienti da una grotta vicina (sì, è un problema soprattutto culturale).

Non parlerò di cifre, non m’interessa. Spero soltanto che questa giornata serva a qualcosa… foss’anche a salvarne una sola.

Come sempre in queste circostanze, faccio “deroga” alla mia “regola stilistica” di non mostrare mai lo sguardo.

Per me la donna, ancora oggi, è motivo assoluto di incanto e di lucida follia… e la trovo ancora più affascinante e misteriosa nella sua libertà di amare chi vuole.»

 

“25.11.2015”, © Daniele Deriu

 

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