dreamless (31 marzo 2015)

dreamless (31 marzo 2015)

«Immerso nella notte. Così come talvolta si china la testa per meditare, essere così immersi completamente nella notte. Tutt’intorno gli uomini dormono. Una piccola commedia, un’incolpevole illusione che dormano nelle case, in solidi letti, sotto un solido tetto, stesi o rannicchiati su materassi, fra le lenzuola, sotto le coperte, in realtà si sono trovati come allora e come più tardi in una regione desolata, un campo all’aperto, un numero sterminato di uomini, un esercito, un popolo, sotto un cielo freddo sopra la terra fredda, buttati là dove prima erano in piedi, la fronte sul braccio piegato, la faccia contro il terreno, respirando calmi. E tu sei sveglio, sei uno dei guardiani, trovi il più vicino rivoltando il legno ardente nel mucchio di stipe accanto a te. Perché vegli? Uno deve vegliare, si dice. Uno deve esserci

(Franz Kafka, “Di notte”)

 

dreamless”, 2015 © Daniele Deriu

 

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