QWERTY

QWERTY

«Normale. Il fatto è che il più delle volte la gente confonde il concetto di “normalità” con il conformismo… ovvero è normale perché il 95% dell’umanità si comporta in un certo modo. Questo può portare a dei paradossi molto bene descritti in sociologia, riassumibili con lo slogan “Mangiate merda, perché miliardi di mosche non possono essersi sbagliate”. Il concetto di normalità espresso secondo misure statistiche può essere pericolosamente ridicolo, insomma, ed è facilmente dimostrabile. Non so se avete mai fatto veramente caso alla strana disposizione dei tasti sulle tastiere dei PC… Attualmente la tastiera “normale”, ovvero la più diffusa al mondo, prevede che la prima riga delle lettere dell’alfabeto cominci con i caratteri QWERTY. Ma da cosa deriva questa disposizione?
Sorprendentemente, questa specifica posizione dei tasti, assai inefficiente e poco razionale, costringe a scrivere piú lentamente rispetto a quanto sarebbe possibile con una disposizione diversa. Infatti la disposizione QWERTY venne scelta dal produttore attorno al 1870 un po’ a caso e senza alcuna ragione specifica, ma al solo scopo di impedire al dattilografo di battere i tasti troppo velocemente, cosa che provocava inevitabilmente un inceppamento delle macchine del tempo.
Quella disposizione riuscí sempre a sbaragliare la concorrenza, compresa la piú funzionale tastiera DSK (Dvorak Simplified Keyboard) del 1932, e diventó uno standard indiscusso, anche grazie alle scuole di dattilografia fatte sorgere dallo scaltro produttore delle macchine da scrivere QWERTY. Da allora nessuno fu più disposto a cambiare tastiera o ad imparare l’uso di un differente layout dei tasti. Tipico esempio di “normalità”, scritta così, tra le virgolette.
Da qualche parte, io lo so, esiste qualche povero bastardo che tiene in cantina una vecchia DSK e ride di noi… di tutti noi.»

[Daniele Deriu., “Quaderno blu”, estratto, 1999]

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