Neanche gli Dei

Neanche gli Dei

«Le stelle e le Galassie morirono e si spensero, e lo spazio, dopo dieci trilioni d’anni di decadimento, divenne nero. Un individuo alla volta, l’Uomo si fuse con AC, e ciascun corpo fisico perdeva la sua idoneità mentale in un modo che, a conti fatti, non si traduceva in una perdita ma in un guadagno.
L’ultima mente dell’Uomo esitò, prima della fusione, contemplando uno spazio che comprendeva soltanto i fondi di un’ultima stella quasi spenta e nient’altro che materia incredibilmente rarefatta, agitata a casaccio da rimasugli finali di calore che calava, asintoticamente, verso lo zero assoluto.
“È questa la fine, AC?” domandò l’Uomo. “Non è possibile ritrasformare ancora una volta questo caos nell’Universo? Non si può invertire il processo?,”
MANCANO ANCORA I DATI SUFFICIENTI PER UNA RISPOSTA SIGNIFICATIVA, disse AC.»

 

(Isaac Asimov, “L’ultima domanda”, 1956)

 

 

“Neanche gli Dei”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013 © All Rights Reserved

 

 

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