«Penso di essere sempre stata un po’ egoista, di aver messo me stessa e i miei problemi davanti a tutto il resto. Durante il lungo periodo della lista, quando aspettavo ogni giorno la chiamata che mi avrebbe portato in sala operatoria, il mio carattere è peggiorato. Ero scontrosa, brusca, odiosa e irrispettosa. La cardiomiopatia che mi aveva accompagnato fin dalla nascita era finalmente giunta in fase terminale e forse non lo accettavo. Poi uno sconosciuto della mia stessa età mi ha donato il suo tempo ed è stato come rinascere. Ora, quando sono irrequieta, ascolto quel battere regolare, forte, entro in sintonia con la parte della sua anima che vive in me… nello spazio di tempo tra un battito e l’altro, e insieme troviamo pace. D’ora in poi, sarò una persona di buon cuore.»
(Valérie, trapianto di cuore)
“heart poem”, 2012-16 © Daniele Deriu – “Scars of life”, series.
(…)
“Scars of life“: Ho sempre mostrato i “segni di una lotta” nei miei lavori… alcune volte appena percepiti, altre volte assai più evidenti, come in questo caso. Le cicatrici servono a ricordarci che siamo dei sopravvissuti. Sono le memorie delle nostre battaglie, le ustioni dei nostri personali inferni. Alcune delle sopravvissute hanno accettato di mostrarle, di lasciare una testimonianza. “Ecco guardate”, dicono, dall’inferno si può tornare. Lottare non è vano.
Daniele Deriu
Qui le altre della serie: “SCARS OF LIFE”
31 Gennaio 2016 Author strong personality | illogico.it – Daniele Deriu photography
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