SP interview Daniele Deriu

SP interview Daniele Deriu

Il 2015 inizia con una piacevole sorpresa: l’intervista rilasciata al prestigioso Magazine a tema Sensual Photography. Ringrazio il Team del sito, la bellissima e competente Nicole Fily e il pluripremiato ritrattista François Rommens, per l’opportunità.

L’intervista è stata fatta in inglese e chi ha tempo e voglia può leggersela direttamente dal sito di SP a questo indirizzo:

http://www.sensual-photography.eu/interviews-uk-daniele-deriu-26.html

Qui di seguito invece la versione integrale in lingua italiana (un ringraziamento particolare va a Claudia Roffredo che mi ha aiutato nella stesura):

 

Vorresti presentarti, raccontare qualcosa del tuo background?

Mi chiamo Daniele Deriu e ho 46 anni. Vivo a Cagliari, la città dove sono nato.
Quello che faccio per pagare le tasse non ha niente a che fare con la fotografia, ma c’è stato un tempo in cui ho insegnato “regole di percezione” e “studio dell’immagine iconografica”.

Quando, come e perché hai iniziato a fotografare?

Forse farò un po’ di prosopopea, ma… Sono uno che cerca e osserva, non necessariamente in quest’ordine. Ho sempre fotografato, in un modo o nell’altro, anche senza macchina fotografica. Con gli occhi, con il cuore e con la mente (per dirla con H.C.B.) cercavo di cristallizzare attimi di esistenza richiamandoli poi alla mente con un piccolo atto di nostalgia.

Cosa ti piace di questa forma di espressione?

Sono fortunato: la risposta è inclusa nella domanda. La amo perché è un modo per esprimere me stesso per vie traverse.

Quali sono i temi che ami fotografare?

Io sono un esistenzialista e i temi sono l’esistenza, il subconscio, il simbolismo. In questo, oscillo come un pendolo impazzito tra la luce e le tenebre… spesso le mie immagini sono cupe, inquiete, mentre altre volte sono “leggere”, non prive di candore e di sensualità. Queste ultime sono quelle che posto su SP 🙂

Cosa cerchi di condividere attraverso la tua fotografia?

Forse qualcosa, forse niente. Mi piace pensare che una volta “appesa ad un muro”, la fotografia prende “vita propria” a seconda di chi la sta guardando, delle sue esperienze, della sua sensibilità.

Quale è la tua idea di sensualità?

Amo quel concetto filosofico che descrive la sensualità come una creatura che vive in un istante. Essa trova la sua dimora nell’immediato, senza progettualità, vivendo l’attimo e cogliendo l’essenza senza proiettare il momento nel futuro. In un istante puoi cogliere un gesto, un movimento delle spalle, il suono di un frusciare di vesti, un profumo… E’ un pensiero che sento molto vicino alla Fotografia, nata per cogliere attimi.

Quali fotografi ti affascinano o ispirano?

Può sembrare paradossale… ma spesso vengo ispirato da immagini molto lontane concettualmente dalle mie foto.

Come prepari una sessione fotografica?

Prediligo ancora il “cogliere” al “comporre”, anche se spesso è difficile stabilire un confine netto tra le due cose.
Il soggetto che fotografo è sia “musa ispiratrice” che “strumento”, per questo è importante il feeling e l’empatia con la modella.

Che tipo di macchina fotografica utilizzi?

Pentax K3 (e qualche pezzo di vetro)

Quali tecniche preferisci?

Ora sono totalmente concentrato sulla fotografia digitale. Faticosamente, perseguo una forma di “pittorialismo” che combina il reale e l’ideale e con cui creo i miei ritratti o le mie figure (sempre femminili).

Come e perché è cambiata la tua fotografia?

Difficile rispondere. Spesso le mie immagini rispecchiano i miei stati d’animo, ed io le ho sempre intese come tappe “emotive” di un percorso. Evidentemente non è un percorso che va in linea retta.

Che cosa ti ha dato Internet come strumento di diffusione?

Internet è un grande vettore di informazioni e di emozioni. Delle volte mi aiuta a “trasportare” le mie, il più delle volte lo utilizzo in senso contrario.

Cosa ti aspetti da un sito come S. P.?

Difficile immaginare un sito a tema migliore di SP… non soltanto per la qualità delle immagini e degli artisti che propone, ma perché poi “trasforma” tutto in libro, uno degli “oggetti” che più amo in assoluto.

Quali sono i tuoi progetti?

In aprile parteciperò con tre lavori (uno di questi pubblicato su SP #2) all’Artexpo di New York ma, in linea di principio, non faccio mai programmi a lungo termine. Non sono adatto.

Vuoi aggiungere qualcosa?

Vorrei ringraziare Nicole Fily e François Rommens per il fantastico lavoro che fanno quotidianamente con la loro “creatura”, SP… e li ringrazio anche di avermi sopportato durante questa intervista.

 

Eccomi in una immagine recente mentre scherzo alla retrospettiva di David Seymour a Torino

(Foto Gavino Idili, agosto 2014)

 

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