Bio

 «Non potete fare affidamento ai vostri occhi se la vostra immaginazione è fuori fuoco.»  (Mark Twain)

Qui potete scaricare la versione breve della biografia in PDF.

Mi chiamo Daniele Deriu e vivo in Sardegna (Italia), a Cagliari. Non sopporto le etichette, quindi non mi definirò un fotografo “amatoriale”… per essere precisi, non mi definirò un fotografo. Di certo, la fotografia per me non è mai stata una professione, quanto piuttosto un modo di esprimere me stesso per vie traverse.

Sono uno che cerca e osserva, non necessariamente in quest’ordine. Ho sempre fotografato, in un modo o nell’altro, anche senza macchina fotografica. Con gli occhi, con il cuore e con la mente (per dirla con H.C.B.) cercavo di cristallizzare attimi di esistenza richiamandoli poi alla mente con un piccolo atto di nostalgia.

Ho insegnato editoria grafica ed elettronica, le regole di percezione, conosco la tecnica, ma prediligo ancora il cogliere al comporre, anche se spesso è difficile stabilire un confine netto tra le due cose. Ho una “firma cromatica” piuttosto riconoscibile. Faticosamente, perseguo una forma di “pittorialismo” che combina il reale e l’ideale e con cui creo i miei ritratti o le mie figure (sempre femminili). Mi considero un esistenzialista. Qualcuno ha definito “balzana” la mia teoria dello “sguardo percepito”. Nei miei lavori, infatti, non è quasi mai presente lo sguardo del soggetto.

Delle volte vedo qualcosa o qualcuno, punto la macchina e lo scatto è già come dovrebbe essere… altre volte è più complicato e inseguo visioni ed emozioni rincorrendole con l’aiuto di una “memoria emotiva” anche attraverso lunghi e faticosi lavori di post-produzione prima che queste sfumino via.

scars of life - daniele deriu works whHo esposto in svariate occasioni, ma credo che la prima mostra che meriti una vera menzione, sia la personale del 2012 a Londra dove ho “appeso” alcuni dei miei lavori più “concettuali” e che conteneva anche l'”incipit” del progetto “Scars of life“.  E’ certamente da segnalare, non senza un certo orgoglio, a dicembre del 2013 e del 2014, la mia presenza rispettivamente alla seconda e terza edizione del libro di fotografia “Extract from Sensual Photograpy” edito in Francia da SOPHOTO – Society Of  Photography Artist. Dal 23 al 25 aprile 2015 alcuni miei lavori sono stati esposti all’Art Expo di New York, mentre si è conclusa a Bangkok nel 2016, la mostra itinerante collettiva internazionale EURASIA 2015, partita da Taranto e che ha toccato diverse tappe italiane (tra cui Milano). La serie “Scars of life“, indubbiamente il mio progetto più conosciuto, è diventato una mostra itinerante che ha fatto parte anche di una interessante iniziativa editoriale curata da PostCardCult, che ha distribuito (gratuitamente) in tutta Italia alcune cartoline con le eroine della serie.

Scars of life, series” ha visto la luce durante la manifestazione TrapanInPhoto, che si è tenuta dal 25 maggio al 12 giugno 2016. Il pubblico ha potuto osservare ben 22 lavori (dei circa 30 previsti) che sono stati esposti nel Museo San Rocco, in questo prestigioso evento curato da Ernesto Safina e patrocinato dal Comune di Trapani, dall’AICS – Comitato Regionale Sicilia,  Aics Comitato Provinciale di Trapani, Soprintendenza  ai  Beni Culturali di Trapani e FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).

Oggi la “Scars of life” è diventata una mostra “itinerante” che ha toccato diverse città italiane ed europee, raggiungendo anche realtà “atipiche” per una esposizione fotografica come il Convegno nazionale di oncologia a Bergamo (2016), eventi organizzati dal Comitato Ad Astra e dall’associazione Forte Insieme in tema di prevenzione e lotta ai tumori, la marcia di sensibilizzazione sull’Endometriosi (2017), l’ospedale Cardarelli di Napoli (2018), l’esposizione a Glasgow (2019) a favore della British Heart Foundation e del Macmillan Cancer Support e guadagnandosi nel tempo il titolo di “progetto di fotografia sociale”, assai inconsueto per il genere fotografico concettuale.

Nel novembre del 2018, mentre la serie è finalmente giunta anche a Cagliari, la mia Città, ho iniziato a lavorare ad un nuovo progetto contro la violenza sulle donne dal titolo “Se l’è cercata”. Progetto che prosegue anche in un mondo post-pandemico che non è migliorato affatto.

I miei lavori sono stati utilizzati negli anni a corredo di articoli per importanti quotidiani nazionali (La Repubblica, Il Corriere) e presentati in tante riviste e blog di settore, fotografico e medico-sociale.

Questo è più o meno tutto, se ci credete. Ma la verità è che per una pagina di presentazione, trovo che questa prosopopea sia più che sufficiente. Qualora vi servisse, qui potete scaricare una versione più “formale” della mia bio. Grazie.

Daniele Deriu

Cagliari, 20 giugno 2012

revisioni:

31 marzo 2013

03 gennaio 2014

04 gennaio 2015

31 marzo 2015

31 gennaio 2016

26 febbraio 2016

17 maggio 2016

10 novembre 2018

06 gennaio 2021

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