Stahlstadt

Stahlstadt

«Delle volte immaginava la vita degli altri come dettata dalle regole ferree di una cabina d’ascensore. Quando questa raggiungeva la portabilità massima, qualcuno doveva scendere, a qualcuno toccava scendere e fare le scale. Si sentiva di essere quel qualcuno. Il suo peso, nella vita degli altri, aveva sempre un valore sacrificabile.»

(Daniele Deriu, “Incipit inutili”, 2010)

 

 

“Stahlstadt”, [dystopian visions] photo-artwork Daniele Deriu, 2013 © All Rights Reserved

 

 

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